Capitolo
23 – Edward
Capitolo 23 – Edward
Tutto il mio rinnegare la vita, si era
dissolto nell’arco di una notte.
Era bastato lasciare che tutto accadesse.
Senza forzature…
Senza una ragione.
Immersi in quell’universo che apparteneva
soltanto a noi.
Il calore di un tocco mai dimenticato…
I profumi del suo corpo eccitato…
L’emozione di essere ancora la ragione dei
suoi sospiri.
Le nostre mani che si intrecciavano
cercandosi.
Appagando il nostro bisogno uno dell’altra.
Stuzzicando un appetito antico…e allo
stesso tempo meravigliosamente nuovo.
Era stato fantastico..
Ancora stentavo a credere che l’abbandonarmi
tra le sue braccia avesse cambiato di colpo la visuale oscura che avevo della
mia esistenza.
Le sue parole…quella voce sussurrata…
mentre tornavamo ad essere una cosa sola, tra quelle stesse lenzuola che in passato ci
avevano accolti come amanti instancabili…
Avevo vissuto, in una sola notte, sensazioni tanto intense da non poterle quasi
sopportare.
Uno per l’altra…respirando solamente..
Avvinghiati alle nostre anime ritrovate.
Avevo sbagliato tutto, pensando che fosse
il sesso una delle ragioni che ci aveva fatti innamorare così tanto…c’era di più , molto di
più.
Il legame che ci univa andava oltre.
Come potevo essere stato così cieco?
Mi ero svegliato al mattino molto presto,
Isabella ancora stretta a me.
Ero rimasto a lungo ad ascoltare il suo respiro
regolare…contemplando ogni singolo particolare di quel volto di cui conoscevo
ogni espressione.
L’avevo amata per le sue paure.
L’avevo accettata per i suoi contrasti.
Rapito… dai suoi adorabili difetti.
Ne avevo avuto cura …perché amavo sentirmi
parte di lei.
E poi.
L’avevo abbandonata.
Per egoismo.
Per frustrazione.
Per paura.
Era l’unica spiegazione che riuscivo a darmi, per
aver costretto entrambi a quel travaglio
difficile, dalla favola all’incubo.
Per infinite …inutili… ragioni sbagliate,
avevo scelto la via peggiore.
Le avevo fatto del male.
Ne avevo fatto a me stesso.
Non volevo accadesse di nuovo.
Avrei messo da parte ogni cosa.
Tutto.
Pur di permettere alla nostra vita di andare
avanti.
Ero certo che Isabella avrebbe fatto
altrettanto.
Con lei di nuovo al mio fianco sapevo di
poter affrontare ogni difficoltà.
-
Sembra
che tutti i problemi di ieri si siano risolti durante la notte…o sbaglio?-
Jasper sembrava allegro e l’averci sorpresi
insieme, nel bagno adiacente la camera, a litigarci lo spazzolino ridendo, lo
aveva decisamente colpito.
Il mio cambiamento d’umore era evidente e
non mi importava fosse oltremodo palese. Anzi ne ero felice.
Jasper era pur sempre mio fratello e non
poteva che gioirne.
-
Non
ti permettere di commentare le mie prestazioni notturne o non ti rivolgo la
parola. OK? –
La leggerezza che sentivo nella mia voce,
riguardo a quell’argomento, mi fece comprendere quanto fossi cambiato.
O come avessi finalmente imparato a
guardare il tutto con occhi differenti.
Mi sentii rinvigorito.
Forte.
Capace di affrontare qualsiasi cosa.
-
Stanne
certo Edward. Non sono venuto qui per questa ragione, ma se vi deste una mossa,
magari potrei andare anche a lavorare. –
-
Perché
, questo non è forse lavoro? –
Perfino l’ironia suonava stranamente in
bocca a me. Lo guardai con quella faccia da presa per il culo che mio fratello conosceva
bene. Bocca aperta e sopracciglia alzate. Poi scoppiai a ridere.
-
Vi
aspetto di là con Rose…piccioncini. – E ci lasciò soli, ridendo mentre si
allontanava.
I sorrisi scemarono e sul volto di Isabella
si dipinse il turbamento.
Immaginavo di cosa si trattasse, ma volevo
rassicurarla che qualunque sua preoccupazione, ora non aveva alcun senso.
-
Isabella,
ti prego. Non voglio che tu stia male per questioni che non esistono e pretendo
che tu mi creda quando ti dico che Rose non ha fatto nulla di cui ti debba
preoccupare. –
-
Non
ne sono così sicura. Non ne abbiamo parlato io e te e per il momento non intendo farlo, ma un
giorno, con calma, mi dirai cosa ci faceva nuda in corridoio…e soprattutto
perché sembravi divertirti così tanto. –
-
Ok!
Hai ragione. Poteva sembrare altro…ma non lo è. Questo conta. Quello che ti ho
raccontato è tutto ciò che c’è da sapere, non c’è altro credimi.–
-
D’accordo
, d’accordo…voglio crederti. Devo farlo o impazzisco. –
-
Grazie.
– Sospirai, prendendo le sue dita tra le mie.
-
Ora
dobbiamo andare. Abbiamo le nostre vacanze da progettare. –
Cercai di essere divertente, ma la sottile
ruga che si disegnò sulla fronte di Isabella descriveva bene il suo stato
d’animo…per nulla divertito.
Pensierosa era ancora più bella e quel
completo a pantalone anni ’70 che indossava, le donava sottolineando la sua
figura perfetta.
Mi precedette e rimasi a guardarla
ancheggiare disinvolta, con i capelli folti e sciolti che seguivano obbedienti
il movimento.
Ero un uomo fortunato.
Raggiungemmo il salone, dove Rose e Jasper
stavano chiacchierando animosamente. Lei appariva contrariata e Jasper si
prodigava per rassicurarla.
Quando ci videro smisero di colpo di
parlare e mio fratello sorrise, cercando di nascondere in qualche modo il siparietto tra loro.
Rose abbassò gli occhi subito dopo aver
incrociato i miei e quel rossore sulle guance mi parve davvero strano.
Poi ricordai cosa era accaduto al mattino e
la cosa fu presto spiegata.
Il suo disagio era più che giustificato, ma
di certo non ne aveva colpa.
Non avevamo mai dormito nello stesso letto Isabella
ed io in tutti quei mesi…e quindi non poteva immaginare di trovarci in quella
situazione.
E pensandoci bene, non ci potevo credere
nemmeno io….
Isabella si sedette sul divano accavallando
le gambe e Jasper fece altrettanto occupando il posto di fronte a lei.
Rose rimase in piedi, quasi in disparte,
come se la sua presenza fosse cosa sgradita.
Non glielo permisi e la invitai a sedere sul
divano accanto a me.
Isabella mi fulminò con gli occhi, ma le
sorrisi rassicurandola e lei sbuffò.
Rose si tormentava gli occhiali, dietro ai
quali cercava inutilmente di nascondersi.
Le mani erano curate più del solito e
portava uno smalto di un rosa delicato che non le avevo mai visto. Le stava
bene…si intonava all’incarnato.
Jasper si schiarì la voce distraendomi e
cominciò a parlare.
-
Mi
sembra di capire che da ieri le cose siano cambiate , dico bene Edward? …– gli
feci un cenno di assenso, poi guardai Isabella che invece aveva il muso lungo -
…e che quindi possiamo cominciare a lavorare sul serio sul nostro progetto di
recupero. –
Fece una pausa aspettando di capire se
qualcuno avesse da obiettare. Nessuno disse nulla e proseguì.
-
Allora
a questo proposito vi dirò come si svolgerà la cosa. Nei prossimi giorni
apporterò alcune modifiche alle attrezzature del mio paziente…quello che ha
offerto la casa, e non appena saranno sistemati potrete partire e trasferirvi
al Lago. Al massimo ci vorranno una quindicina di giorni. – Alzò la mano
puntando il dito verso di me.
-
Tu
dovrai metterti seriamente d’impegno perché ho mobilitato un esercito di
persone per questo giochetto…che anche se tale, non sarà troppo divertente per
te. – Rimasi in silenzio, aspettando che arrivasse al dunque.
-
Dovrai
sottoporti a terapie che potranno essere a volte dolorose Edward, ma è
necessario farlo e alla fine ti abituerai. Ti ho già spiegato che il dolore è
una cosa positiva. Entro tre mesi al massimo dovrai essere in piedi…ed essere in
grado di camminare senza sostegni.
Questo è ciò che voglio e quello che otterrò. –
Intendeva darmi coraggio, mentre in realtà
la prospettiva di affrontare tutto questo mi portava la salivazione a zero.
L’unica nota positivaera sapere di avere Bella con me. Istintivamente
la guardai.
-
Jasper
senti. Come posso imparare tutto ciò che c’è da fare in così poco tempo? Non mi
sono mai occupata di lui e vorrei poter sostituire Rose al meglio. –
Isabella aveva parlato quasi come se
Rosalie non fosse nella stanza. Non le rivolse nemmeno uno sguardo. Mi diede
terribilmente fastidio il tono con il quale pose la sua domanda, anche se
pertinente.
-
Ma
Rose sarà lì con voi. Non è necessario che ti preoccupi di nulla, sono già
d’accordo con lei, vero Rose? –
Guardai quel volto bellissimo chino a terra
dar segno di assenso, ma le sue mani tremavano…e ne conoscevo bene il motivo.
Isabella.
Non mi aspettavo quella notizia e sebbene
sapessi cosa avrebbe comportato averla con noi, la cosa mi fece segretamente piacere.
Isabella aveva rimesso entrambi i piedi a
terra e si era sporta sul bordo del cuscino, protendendosi verso Jasper che
imperterrito non dava segni di alcun disagio.
-
Come
sarebbe a dire che sarà con noi? Credevo che avessi detto che ci saranno altre
persone ad occuparsi della fisioterapia.
Io non credo che…-
-
Non
c’è niente da discutere, Rose è indispensabile. Conosce Edward meglio di
chiunque altro in questo momento…anche di te. L’ha condotto a quello che è oggi
e sa perfettamente quali siano i suoi limiti e le sue difficoltà. E’
inconcepibile anche soltanto pensare di non averla con voi. Non sapreste
nemmeno da che parte cominciare e io non posso essere lì a sostenervi ad ogni step
del trattamento. Non sarà una passeggiata e dopo ogni seduta avrà bisogno di
massaggi opportuni, fatti da chi conosce il suo corpo meglio del proprio. Se
Rose non venisse, non permetterei ad Edward di allontanarsi da qui nemmeno per
sogno. E’ deciso!–
La scelta delle parole per spiegare quel
che aveva da dire aveva sortito sul volto di Isabella una tempesta di emozioni
che mi aspettavo esplodessero in urla fuori controllo.
Non fu così.
Si rimise al suo posto, il volto di
pietra…e le braccia ben chiuse intorno a sé.
Guardava esclusivamente Jasper, anche se a
cenni cercavo di richiamare i suoi occhi.
Rose era immobile, come se si aspettasse di
essere colpita da un momento all’altro.
-
In
più Rose è nata da quelle parti e potrà esservi utile anche come guida, non è
così Rose? –
Silenziosa, continuava a rispondere solo a
cenni.
-
Davvero
sei di quelle parti? – Mi rivolsi direttamente
a lei, con gentilezza. Lei mi guardò un istante e accennò un sorriso.
-
Non
me l’hai mai detto. – Alzò le spalle appena.
-
Non
me l’ha mai chiesto Signor Cullen. –
Isabella si introdusse tagliente.
-
E
chissà quanto altro non ha detto la nostra bella Rose. –
-
Isabella…ti
prego. – Tagliai il discorso.
Mi rivolsi a Jasper che sembrava per nulla
sorpreso del battibecco.
-
Non
so come ringraziarti Jasper, davvero. Spero soltanto che tu abbia ragione e che
tutto questo casino serva a rimettermi in piedi. Un altro fallimento non lo reggerei,
lo sai.–
-
Sarà
così, devi fidarti di me. Hai le carte in regola per tagliare il
traguardo e lo farai. –
Mentre parlavamo Isabella si alzò diretta
verso la camera da letto e qualche istante dopo Rose la seguì. Lasciai che si
chiarissero, mentre Jasper seguiva la scena come se si divertisse e non poco.
Non potevo sentire i loro discorsi, ma ero sicuro che non ne sarebbe uscito
nessun vincitore.
Sperai nel miracolo…senza crederci
veramente.
-
Certo
che per essere un paralitico te la passi davvero bene eh fratello? Due donne da
infarto che si scannano per te, ma dove le trovi? Potesse succedere a me, sarei
l’uomo più felice del pianeta. –
-
Smettila
di dire stronzate Jasper. Sembra quasi che tu l’abbia fatto apposta di montare
tutta questa storia del lago e di noi tre.
-
Mi
credi davvero così idiota? -.
-
Beh…si!
Ne saresti capace. – Si mise a ridere delle mie accuse.
-
Mi
lusinghi, ma no! Stavolta è tutto frutto del caso. – Allargò le gambe
sistemandosi meglio. Mi avvicinai abbassando la voce.
-
Ma
davvero Rose è di quelle parti? L’avremmo di certo ricordata se fosse stata lì
in quelle folli estati “calde”, non credi?-
-
Viveva
poco lontano dalla casa dove andrete. Mi raccontava che d’estate si trasferiva
dai nonni che vivono sulla costa, quindi quando noi arrivavamo…lei partiva. -
-
Un
vero peccato eh?-
-
Lo
puoi dire forte…La sua famiglia vive ancora lì, ma non mi sembrava troppo
entusiasta di parlarne. Forse i loro rapporti non sono più tanto buoni.
Comunque non ha battuto ciglio quando le ho chiesto di venire con te, anche se
quando ha saputo che ci sarebbe stata anche Isabella voleva tirarsi indietro.Ma
che è successo? Non ha voluto dirmi niente. –
-
Nulla…-
Risi vago…intenzionato a non rivelargli niente dei dissapori sorti da quella
serata. Era meglio non renderlo partecipe o lo avrebbe rivangato a vita.
-
Ok!
Lo scoprirò lo stesso prima o poi. Ora ti lascio alle tue donne e me ne vado al
lavoro. – Si fermò sovrappensiero, meditando se dare voce ai suoi pensieri o
tenerli per sé. Si alzò dal divano dirigendosi verso la porta, poi cambiò idea
e si girò di nuovo..
-
Approposito di lavoro Ed…quando pensi di
ricominciare a scrivere qualcuno di quei romanzi tutto pepe? Alice me lo
ricorda sempre e io dimentico ogni volta di chiedertelo.-
Lo guardai con la nostalgia negli occhi…era
una cosa alla quale stavo pensando già da qualche tempo, ma che rimandavo di
giorno in giorno come se riprendere mi spaventasse. Sospirai prima di
rispondere.
-
Forse
l’aria nuova mi aiuterà a trovare l’ispirazione. –
-
Bene…Era
quello che volevo sentire. –
Lo accompagnai verso il portoncino e pochi istanti dopo mi
ritrovai solo.
La camera da letto aveva la porta chiusa..
Non sentire nulla forse era un buon segno.
Feci ruotare la sedia e mi diressi
nell’ufficio, mettendo un'altra barriera tra me e le due donne del quale avevo
più bisogno al mondo.
Sollevai lo schermo del portatile e pigiai
il bottone…
Tra il computer e il piano dello scrittoio
spuntava un angolino di carta bianca.
Lo estrassi, riconoscendo la fine carta
opaca.
Lo rigirai tra le dita incerto…
Sollevai il lembo che richiudeva la piccola
busta e ne lessi il contenuto, mentre il domani tornava a risplendere in quelle
poche righe.
Torna da me.
Ti amo
Tua …Bella
E LO SO CHE SONO UNA VOCE FUORI DAL CORO ... E LO DICO PIANO .. GO ROSE .. GO ..... INSOMMA .... E SE LO MERITA!!!! BACIO!
RispondiEliminanon ti smentisci mai..... adesso voglio vedere sta convivenza a tre che sarà?
RispondiEliminaPer Joel: MA UN CAZZO! HAHAHAHAHAHAHAHA!!! NO!!!!
RispondiEliminaPer Francies: MA CHE CAZZO!!! HAAHAHAHAHAHAHAHAH!!! Ok, Rose da un certo pizzicorino alla storia, ma non è lei che mi da fastidio, è lui!!! Isabella è quella, nonostante tutto, che ha le mani legate, io sarei frustratissima al suo posto, Edward la dovrebbe rassicurare in qualche modo, ma sembra proprio che lui sia affascinato dalla bella, ma sempre molto poco professionale Rose. E MO' CI SI METTE PURE JASPER!!! Insomma, lei ha bisogno di un piano...
Sono altamente infastidita, sappilo! hahahaahhaahahhah!!!
baci!
No, ma....
RispondiEliminaAllora, aspetta! 'Sti tre vanno insieme in vacanza?
Ops... Mi è semblato di vedele guai in vista... AIUTO!
No, a parte lìhumor, bellissimo capitolo.
Fantastico il risveglio dei due, intenso e romantico...
Brava Fra!
Bel capitolo Fra, e..non lapidatemi ma sta convivenza a tre mi incuriosisce alquanto! non vedo l'ora di leggere il seguito!
RispondiEliminaihihiih
Eliminabellissimo capitolo come sempre Fra però... però non mi piacciono i pensieri di Edward. insomma capisco che Isabella sia quella che ha tradito e si è allontanata parecchio dal marito ma diciamo che ci è stata spinta in quella direzione, con questo non voglio dire che giustifico il tradimento però lui ha deciso che vuole passarci sopra ma continua a pensare a Rose in modo "diverso", nota i particolari della ragazza, si compiace delle sue reazioni e non di meno è contento che ci sarà anche lei con loro al lago e da quello che pare non è certo per la sua professionalità. per di più parla col fratello con palese ammirazione per lei dicendo che mai avrebbe potuto dimenticarla e secondo me fa capire che avrebbe avuto volentieri una storia con lei all'epoca delle vacanze. insomma tutto questo mi porta a pensare non troppo positivamente di lui anche se si scioglie ogni qual volta pensa a sua moglie. come sempre mi perdo in voli mentali che non portano a niente.
RispondiEliminaal prossimo capitolo
patrizia
Quello di Isabella non è un vero e proprio tradimento per come la vedo io...Il fatto di fare quello che ha fatto non è dettato dal desiderio di un altro uomo o dal bisogno di amore, ma piuttosto è uno sfogo, come il bere...o il drogarsi. Il sesso in sè non è altro che questo. Il tradimento implica molti altri fattori a mio parere...e qui non ci sono. Lei lo ama...e ha bisogno di lui. Edward è intelligente e l'ha capito. Non l'ha perdonata, ma l'ha capita e conserva quello che in un amore è più importante...il sentimento. Che noti la bellezza di una donna che lo ha praticamente salvato non la ritengo una cosa disdicevole e che col fratello ne parli in quei toni è normalissimo...sono uomini...cosa credi che dicano tra loro..ahahah...zozzerie e lui qui si è trattenuto...che ha detto di male? La verità. Se avessi invertito i ruoli tra Isabella e Rose probabilmente sareste tutte a fare il tifo per la fisioterapista...no? A me sembra tutto molto normale. La storia è normale. Grazie del commento dettagliato, mi fa piacere. Bacio e alla prossimaaa
Eliminain effetti, a pensarci, credo di essere un tantinello di parte, ma non tanto eh, solo leggermente ihihihih.
Eliminasarà una bella vacanza, credo ci sarà da divertirsi. credo che Bella si senta minacciata da Rose, oltre al fatto che sia una gran figa, dal fatto che conosce il marito, e con lui il suo corpo, forse meglio di lei, è giusto che ci sia anche lei ma ciò non toglie che mi sta sulle palle questa cosa :) non oso pensare quale furia stia scatenando Bella addosso a Rose.
alla prossima
mi ero dimenticata una cosa importantissima... la foto è da stare male, stupendissima ma non dovrei sorprendermi visto il soggetto.
RispondiEliminaAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
RispondiEliminala foto.....
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
il capitolo....
AAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
la tua fantasia smodata ha partorito un casino fenomenale!!
E adesso?????...me curiosissima!
...Comunque...per i messaggi dopo le difficilissime sedute...io mi offro volontaria, eh...Anche per quarta, dopo bella, rose e te...Poraccio...lo sfibriamo!
Si lo so, la foto ammazza di brutto, ma è irresistibile. E noI non resistiamo no?...ahaha...PERCHè FARLO...CHECCEFREGA
EliminaIo nn riesco a capire l'attrazione che a edward per rosaline, nn è semplice riconoscenza no lui va anche nei particolari nell'ammirarla e bella se ne è accorta...adesso voglio vedere stà convivenza a tre ,,cosa i sono dette bella e rose in privato??? donna nn farci aspettare troppo, bacioni e ricorda sei una grande!!!
RispondiEliminama ha ragione anche lui...Rose l'ha tenuto per mano per tutto il tempo, da quando ne ha avuto bisogno. Non ha mai chiesto niente e si è fatta nu' mazz tant, perchè mai non dovrebbe avere rispetto per lei. Isabella la attacca per gelosia, ma ingiustificata. Rose non ha mai fatto altro che il suo lavoro...e bene. Isabella rode di gelosia perchè si sente esclusa da questa cosa...e reagisce così come farebbe qualsiasi altra al suo posto. Jasper è il cazzone che si diverte...ma fa anche tutto ciò che è necessario per dare una bella svegliata a quell'impiastro di edward che da mesi non fa nulla per se stesso. Hanno tutti torto...e tutti ragione. La vedo così. Poi Rose è una gnocca...è un buon segno che cominci a guardarla...è sano...e naturale. Che poi ne parli col fratello in quei toni è ancora piu' normale...lo avrei detto anch'io al suo posto....ihihihi....che casino. Grazie Mary...sempre presente"!!!!
EliminaComprendo molto la situazione di Rosalie: quando tra due persone si instaura un certo rapporto di intimità, non solo fisico ma mentale...è come un tarlo di cui senti sempre il rosicchiare...ma non capisco e mi dà quasi fastidio il comportamento quasi arrogante di Bella. Dopo anni un giorno ti svegli e pretendi che il giardino che hai lasciato incurato ed incustodito per anni sia bellissimo come una volta...Mary Poppins non esiste e di lavoro, quindi, ce n'è molto da fare con pazienza.
RispondiEliminammmmmmm .... !!!! prevedo scintille, lampi e fulmini e la cosa mi intriga moltissimo. Dopo un lungo periodo dove avevano bloccato tutte le loro sensazioni di coppia ora sta scoppiando il finimondo. Bello, bellissimo, prossimo capitolo ..?????
RispondiEliminaeh no cazzo... ops scusate... Rose no no...... proprio ora no!!!
RispondiEliminaEva